mercoledì 18 giugno 2008

LIBIA

..un'altra frontiera, un'altra lingua, un altro fuso orario, un'altra nuova targa.. la solita pila di documenti e le solite 6 ore di attesa sotto un sole cocente a rispondere a domande poste da personale qualificatissimo.. welcome in Libia!Questa volta non sono solo pero'. E no! Mister Mohammar El Gheddafi ha cura dei turisti che visitano il suo paese, e si! Alla frontiera c'e' un "accompagnatore turistico" che mi aspetta, sono sotto la sua tutela, alla modica cifra di.. lasciamo perdere!Dai 50 euro che mi servivano a fare il pieno in Turchia, in Libia me ne bastano 3, se dovessi comperare lo stesso quantitativo di acqua me ne servirebbero 30. Conclusione: la benzina costa 10 volte meno dell'acqua, o l'acqua costa 10 volte di piu' della benzina. Mentre faccio queste considerazioni non so se bere benzina e mettere acqua nella moto. Poi, fatti due conti, siccome in un giorno consumo piu' benzina che acqua, decido di bere acqua e mettere benzina nella moto.

..lo sapevo fin dall'inizio che a correre attorno al Mediterraneo c'era da stomacarsi di storia.
Per questo ho limitato le dosi di assunzione fin dall'inizio e le ho intervallate con lassi abbastanza lunghi di tempo. La posologia e le modalita' d'uso in ogni caso, sembrano non avere sortito l'effetto sperato, comincio ad essere stanco. Dopo un ora che sto visitando un sito, tutto diventa un unico ammasso enorme di pietre senza forma e privo di interesse. Sono i primi sintomi dell'indigestione, comincio ad essere saturo!
Forse e' complice il caldo, i siti archeologici aprono alle 8.30, anche arrivandoci presto l'aria diventa rovente dopo poco piu' di un ora. La tuta della moto si appiccica al corpo rendendo difficoltosi i movimenti, non si riescono a piegare le gambe per affrontare gli scalini ed un timido ruscello di sudore prende la sua corsa dalla nuca verso il fondoschiena. Gli stivali pesanti ed imbiancati dalla polvere arrancano faticosamente sul selciato, dalle spalle pendono le ginghie delle macchine fotografiche, della telecamera, del cavalletto. Le guide sonnecchianti sono appollaiate all'ombra degli oleandri, il caldo sembra avere smorzato anche il loro entusiasmo di abbordare il turista. Mi guardano ma non accennano a muoversi, forse sanno che con me non si caverebbe un ragno da un buco ..o forse, semplicemente faccio loro pena.

Me la cavo meglio a Cirene, su quelle alture l'aria rimane fresca quasi tutto il giorno, quando scendo a Leptis Magna sembra di essersi calati nelle viscere dell'inferno.
Alle 11,30 desisto ed abbandono il campo, il termometro segna 47 gradi!
Non credo fossse stata questa stagione quando, in questa citta', Lucio Apuleio tenne la sua oratoria di tre giorni. Con questo caldo avrebbe gettato anche lui la spugna dopo poche ore!






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