lunedì 19 maggio 2008

PERGAMO

..dopo tre giorni lascio Istanbul, vado alla scoperta di qualcos'altro; Troia.
Lungo la strada una fila interminabile di autobus con enormi scritte TROIA sul cristallo anteriore indicano chiaramente che non saro' l'unico visitatore.. Cambio idea, non ne posso piu' delle comitive, punto su Pergamo!
Arrivo quasi al tramonto, la trovo deserta e illumınata d'oro, é stupenda!
Le poche colonne che sostengono quel che rimane del timpano del Tempio di Traiano sono di un marmo dal bianco abbacinante, un enorme gelso é nato dove una volta giaceva la biblioteca.
Doveva essere stupenda.. Oltre 200.000 volumi, tanto da fare invidia a quella di Alessandria.
Gli egizi, temendo che Pergamo potesse attirare gli studiosi, sospesero l'esportazıone del papiro.
Pergamo non aveva su cosa scrivere.
Fu per questo che Eumene, il re di allora, mise al lavoro i propri scienzıati imponendo loro di trovare un alternativa al papiro. Ricavata dopo una lunga lavorazione delle pelli animali, ricavarono un supporto su cui scrivere, la pergamena appunto. Pergamo aveva vinto.
Indistruttibile, non brucia, resiste piu' a lungo del papiro e non stanca gli occhi a leggerla.
Invenzione grandiosa da indurre due delle piu' grandi religioni monoteiste a scrivere il loro primo testo sacro su di essa; il Corano e la Bibbia.

700 chilometri separano Pergamo da Konia ma passano quasi in un baleno mentre percorro in direzione est l'Altopiano Anatolico. Una tepida brezza ed il colore del grano sui campi indicano chiaramente che l'estate é ormai giunta. Ad un tratto pero' il grano lascia posto ad appezzamenti colorati, viola e bianchi, mi fermo a dare un occhiata. Mentre mi avvicino capisco che si tratta di fiori ma non realizzo subito quali, quando sono a pochi passi rimango folgorato, un campo enorme di Papaver Somnifer ..oppio!
Mi guardo in giro trafelato, non capisco se ho scoperto una cosa che non dovevo scoprire.. pero' mi pare strano, in fondo non ho faticato molto a trovarlo, magari viene coltivato legalmente.
Mentre scatto alcune foto un rumore si avvicina, é un trattore. Quando accosta, il contadino che é al volante ha gli occhi grandi e lucidi come quelli di un bue, non capisco fino a che punto sia produttore e consumatore.



Nessun commento: