domenica 27 aprile 2008

MOSTAR


Mi diverto a "saltare" tra un isoletta e l'altra della costa dalmata, un efficente servizio di traghetti permette collegamenti rapidi e frequenti con quasi tutte le 1.100 isole croate!
Da Spalato mi imbarco per Korzula, arrivo giusto in tempo per assaporare il profumo intenso delle siepi di Bosso in fiore e per visitare la presunta casa natale di un uomo al quale va tutta la mia ammirazione ed il mio rispetto, MARCO POLO.
Molte famiglie residenti nell'isola portano ancora questo cognome in tutte le sue varianti.
Si racconta che il Doge, nel XIII secolo, avesse chiamato a Venezia i Polo a lavorare nell'arsenale in qualita' di abili carpentieri, la storia che segue poi la conosciamo tutti.
Un'iscrizione su di una targa nella porta di casa recita forse le ultime parole di Marco Polo, al quale fino all'ultimo e sul letto di morte venne chiesto di ritrattare i suoi racconti, e recita; "VI HO RACCONTATO SOLO CHE META' DELLA VERITA' PERCHE SAPEVO CHE IN OGNI CASO NON MI AVRESTE CREDUTO" 18 gennaio 1324.
Decido di abbandonare la vista del mare per qualche giorno, mi addentro nella costa e passo in Bosnia, Mostar e' qui a "due passi".
Da molto tempo non visitavo questo paese divenuto famoso al mondo solo per dei tragici avvenimenti, suscita ogni volta commozione. Una mistura di religioni e culture e popoli si addensano in un minuscolo villaggio aggrappato ad un ponte sospeso sulla Neretva.
Per diverse volte al giorno, dalla vetta dei 5 minareti si diffonde la voce lamentosa dei Muezzin, dall'altra sponda del fiume fanno eco le campane dei cattolici suonate a tutta forza per sovrastare la voce dell'altra fede. Quasi sottovoce, ma non per questo meno risaltanti, le litanie ortodosse fanno capire che non vogliono essere da meno.. e' solo questa la loro pacifica guerra.
Ma, mi racconta Dika, 17 anni fa qualcuno decise che la pacifica coesistenza di culture che persisteva da secoli avesse fine, i morti allora si contarono a migliaia e 150.000 abitanti di Mostar e della piana circostante si rifugiarono in 102 paesi diversi del pianeta ..e non vi piu' fecero ritorno.
Nonostante questo, appena vedi Mostar, non ti si puo' che aprire il cuore.



1 commento:

Anonimo ha detto...

..l'amore appartiene a tutte le religioni, è l'uomo, a mio avviso, che le rende un fine per dichiarare le guerre, per scopi che di umanitario e sacro hanno ben poco.....così è sempre stato e sempre sarà, e forse è proprio inutile farsi illusioni che le cose possano cambiare, la Storia continua a dimostrarlo....
grazie per queste finestre sul mondo, buon proseguimento...
SHANTARAM