giovedì 12 giugno 2008

EGITTO

..Sharm el Sheik, non so a voi, ma a me non piace per niente ..sembra il paese dei balocchi!
Niente di spontaneo, aleggia un allegria forzata, si ostenta un divertimento che non condivido e sopratutto non concepisco.. staro' diventando vecchio!
I gestori dei negozi di souvenir sono assillanti oltremodo, se non dai loro retta ti insultano in arabo, sfortunato uno di loro che non immaginava che le prime parole di arabo che ho imparato (come di tutte le altre lingue) sono state proprio le parolacce ..credo sia ancora seduto su quella sedia con gli occhi sbarrati.

..decido di nascondermi sott'acqua, ma non a Sharm, come ho detto non mi piace .
Vado a Dahab, li c'e' il Blue Hole, il buco azzurro.
Con Samuel ci facciamo una foto prima di immergersi, alle nostre spalle, sulla parete della montagna, delle lapidi in marmo ricordano i sub morti qui.. sono veramente tanti!
Io non voglio bombole, lo seguo in apnea.

Prima di infilare la testa sott'acqua non ci si rende conto di quanta vita pulluli in questi abissi, c'e' un silenzio ovattato quaggiu', ma la policromia dei pesci sembra come dare voce al tutto.
Stelle marine, murene, e mille altri pesci dei quali non so i nomi (..non posso mica sapere tutto!), una testuggine sembra volare sospesa nell'acqua

Come per l'esercito di Annibale, i due giorni di ozio passati nel Mar Rosso, mi stanno togliendo la voglia di continuare a viaggiare. Complice anche il caldo che non da tregua e sfianca, ogni giorno si sfiorano i 50 gradi! Risalgo in sella e taglio la penisola del Sinai, passo dal Monastero di Santa Caterina e dal Monte Sinai, fu qui che Mose' ricevette le tavole dei 10 comandamenti. Proseguo, arrivo a Suez oltrepasso il tunnel che passa sotto dell'omonimo canale e punto verso Il Cairo.

..se si esce vivi dall'attraversamento de Il Cairo in moto, credo che nessuna altra cosa al mondo possa spaventare! 18 milioni di abitanti in una citta' che come estensione e' uguale a Roma, che pero' ne conta 5, vedete voi.. Quando passo sul ponte del Nilo mi fermo, e' quasi il tramonto, una fitta coltre di smog aleggia su tutta la citta'.. non credo che Tutmosi o Ramsete godessero della stessa visione che sto avendo io.

..l'albergo dove alloggio e' praticamente a ridosso delle piramidi, mi lasciano parcheggiare proprio davanti all'ingresso, un poliziotto della turistica fa da guardia.
Quando esco a fare due passi lo trovo inginocchiato a culo per aria di fianco alla mia moto:
-..hai perso qualcosa o stai controllando l'olio?-
mi sorride -sto pregando, di solito mi metto qui-.
-Aspetta- gli faccio -te a sposto subito, scusami..-
-no lascia, va bene, c'e' anche la scritta che mi concilia-
e mi indica la scritta ALLAH AKHBAR sulla fiancata della moto.
..dal tetto dell'albergo le guardo, sono le piramidi di Cheope e Chefren.
Sembrano qualcosa di sovrannaturale, un brivido mi corre lungo la schiena, soprattutto a pensare se qualcuno mi scopre arrampicato al dodicesimo piano dell'albergo sopra le macchine dei condizionatori.
Hanno la base quadrata, la piu' grande (quella di Cheope) ha un lato di 230 metri, poggia su di una superficie di quasi 5 ettari e mezzo.. ha i lati fuori squadra di soli 4 millimetri.
Pazzesco.
Mi sporgo dal cornicione del tetto dell'albergo, che e' alto 35 metri (in confronto ai 146 della piramide di Cheope) sara' fuori piombo di almeno 2o centimetri ..costruito 5.000 anni dopo!!!

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