giovedì 5 giugno 2008

GIORDANIA






..la Siria e' alle spalle ormai, sono in territorio Giordano, una fuggevole sosta ad Amman e poi giu' a sud, la prossima meta e' il Mar Morto.
E' il fiume Giordano, strozzato da numerose dighe e ridotto ad un rivolo d'acqua moribondo, che ha dato il nome a questa terra. In questo punto segna un confine naturale tra Giordania ed Israele, dall'altra parte, verso ovest, si estende una terra dilaniata, contesa da molti ed intrisa di sangue e sofferenza, e' la Cisgiordania.
Gli inglesi la chiamano West Bank, i giordani Transgiornania (appunto la parte oltre il Giordano), i palestinesi Palestina, gli israeliani (chissa' perche' ma la mia simpatia per loro accresce sempre piu'!) la chiamano semplicemente Israele..
Visito il sito dove si presume sia stato battezzato Gesu', mentre osservo le aride Tamerici nate tra le rovine della chiesa dove operava Giovanni Battista, mi chiedo quale sconvolgimento storico abbia portato il versare dell'acqua sulla fronte di quella persona..
A volte basta una scodella d'acqua per cambiare il corso degli eventi.
Pochi chilometri e sono sul Mar Morto, una foschia riduce la visibilita' a neanche 100 metri, il termometro segna 43 gradi all'ombra mentre il mio GPS mi conferma che siamo a 410 metri sotto il livello del mare.. sono sul punto piu' basso del pianeta!
Nell'aria aleggia uno strano odore, miscuglio di bitume e sale, la superficie del mare e' liscia e piatta come una latra di marmo. Mi spoglio e sono in acqua, nessuna sensazione di ristoro e freschezza, sembra di immergersi in un olio tepido.. mediamente in qualsiasi mare la percentuale di sale si aggira sul 3/4 %, qui siamo oltre il trenta, un terzo di quetso liquido e' sale!
Affondo a stento fino alla cintola, l'acqua mi spinge in su' e stento a tenere l'equilibrio, decido di tuffarmi di testa.. idea meravigliosa!
Niente come il Mar Morto di da la netta percezione del tuo corpo, ogni piccolo taglio comincia a farti ricordare che possiedi un fisico, mi brucia un unghia da dove qualche giorno prima avevo staccato a morsi una pellicina che credevo morta, sulla nuca mi sembra di avere un ferro da stiro e mi ricordo di essere stato dal barbiere il giorno prima. Le emorroidi implorano pieta', mi sembra che mi abbiano dato una pennellata di benzina nel culo! ..spero sia la volta buona che si cicatrizzino da sole e rimango in acqua un bel po, ma ora, seduto sullo spigolo di una sedia, sopporto in silenzio la loro vendetta.
Non contento ne combino un altra, evito di farmi la doccia, vediamo cosa succede, quanto resisto.
Prude dappertutto ma, in piedi al sole, tengo duro. La pelle incomincia a tirare, sembra che un'equipe di chirurgi estetici sia freneticamente al lavoro su di me, capisco di quale prova di coraggio abbiano dato Berlusconi e Mike Bongiorno ed e' li che mi commuovo.
Dopo pochi minuti incomincia la mutazione vera e propria, sto diventando bianco! Le mutande (non avevo voglia di mettere il costume) sembrano di legno ed assumono una forma bizzarra, sembro un superdotato (finalmente!), penso di ricorrere piu' spesso a questo stratagemma:-)
I pochi passanti si fermano a guardarmi, non capisco se per la forma delle mutande o per il colore che ormai ho assunto, sembro una statua di sale.

..non sono ancora le sei di mattina quando entro a Petra, in giro non c'e' nessuno.
Percorro il canyon che da accesso alla citta' Nabatea, ai piedi di quei strapiombi mi sento insignificante, un omino che, senza chiedere permesso, ha la presunzione di poter visitare cotanta bellezza.
Regna il silenzio ed una piacevole frescura mattutina regala un ulteriore senso di pace, quasi mi vergogno di profanare tale splendore con la presunzione di poterlo intrappolare in una foto, quando scatto, l'eco del click della macchina fotografica si ripercuote lungo le pareti.. mi viene la pelle d'oca.


Non provo nemmeno a descrivere quel che gli occhi, sbalorditi dallo stupore, hanno fatto fatica a vedere e la mente, limitata dal suo macchinoso lavoro, a concepire.



..vi regalo qualche foto non potendo raccontare quel che il mio cuore oggi ha visto.


..sulla via del ritorno, Petra non sembra piu' la stessa invasa dai turisti con ombrellino, si fa vedere ma non si rivela, la natura ha elaborati modi per proteggersi.
Camminando scalzo tra le pietre arroventate dal sole a picco, mi guardo i piedi bianchi di polvere e gonfi dal calore, all'orizzonte una nube di polvere fuoriesce da una tomba scavata nella roccia, un fuggi fuggi generale, ombrellini svolazzano dappertutto.
Mi avvicino pronto ad intervenire, di sicuro, a giudicare dallo scompiglio, dentro quella grotta si cela un drago molestato nel sonno! I giapponesi strillano come galline in procinto di essere strozzate, le guide giordane che li accompagnano scagliano pietre in direzione dell'ingresso.
Chiedo cosa ci sia dentro ma, nella concitazione generale e dalla fretta di spiegare non capisco niente, mi avvicino all'ingresso e lascio agli occhi il tempo di abituarsi alla penombra, poi un passo ancora verso l'interno. Nessun rumore.
Nell'angolo a sinistra due occhi grandi splendono come la luna piena, dopo pochi secondi, nel buio si staglia il bianco dei denti che solo il migliore amico dell'uomo ha. Mi inginocchio ed aspetto sussurrando qualche parola sottovoce.
Dopo pochi secondi ce ne usciamo uno in fianco all'altro, lei fiera e a testa alta come un leone, quasi orgogliosa di avere terrorizzato cosi' tanta gente.
..non so il suo nome ma e' lei la custode di Petra.
Seduto all'ombra mangio un pezzo di pane che divido con lei, poi mentre mi verso dell'acqua nel palmo della mano lei beve avidamente e si accoccola vicino a me.. mentre la guardo respirare beata nel sonno, mi viene in mente una frase pronunciata non mi ricordo piu' da chi:
"nessuno puo' dire di essere stato veramente amato se non ha mai posseduto un cane".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Simo, sono rimasto un pò indietro coi racconti. Vedo che hai fatto parecchia strada da quando ho letto gli ultimi post. Ho visto una foto con la GS sul carro attrezzi! Oh che succede? Vado a leggere va! Un abbraccio forte.